Nuovo rig Armare Ropes per Kookaburra III

Kookaburra III (KA 15) è una di quelle barche che non si dimenticano, neanche dopo 35 anni! Era infatti lo yacht australiano da 12 metri condotto da Iain Murray nell’America’s Cup del 1987 tenutasi a Fremantle, nell’Australia Occidentale. Murray vinse la Defender Selection e Kookaburra III rappresentò l’Australia nella successiva America’s Cup, dove perse la Coppa, faticosamente conquistata quattro anni prima a Newport da Australia II, contro lo sfidante americano Dennis Conner a bordo di Stars & Stripes 87. Grazie ad un importante lavoro di refitting ora Kookaburra III è equipaggiata con cime Armare Ropes, fornite da Wave Professional Sailing Equipment di Daniele Augusti.


Il progetto e la storia di Kookaburra III

In preparazione alla difesa dell’America’s Cup, Alan Bond espresse preoccupazione per la mancanza di una concorrenza adeguata in Australia per preparare l’evento. Alan Bond era al tempo la personalità più nota dell’Australia, diventata tale per aver guidato la sfida australiana che vinse l’America’s Cup dal New York YC al quarto tentativo, nel 1983, interrompendo la serie sportiva più lunga della storia. Il rivale in affari Kevin Parry accettò la sfida. Riunendo i migliori velisti da tutta l’Australia, il sindacato Taskforce 87 di Parry generò una campagna di alto livello, che comprendeva un investimento di circa 28 milioni di dollari australiani.

Kookaburra III fu costruito a Perth, nell’Australia Occidentale, da Parry Boat Builders. Fu la terza delle imbarcazioni Kookaburra costruite dal sindacato, tutte progettate dagli stessi Murray e Swarbrick. Le Kookaburra con lo scafo dorato si dimostrarono veloci e sostanzialmente alla pari a livello prestazionale, in particolare Kookaburra II e Kookaburra III. Kookaburra II doveva essere un’imbarcazione di riferimento e fu lasciata inalterata da maggio 1986 in poi, mentre cambiamenti significativi furono apportati agli scafi e alle chiglie di Kookaburra I e Kookaburra III. Per tutto il tempo che trascorse Kookaburra II rimase una barca a vela molto veloce e Iain Murray credeva fosse la più veloce del sindacato. Questa convinzione rimase tale fino alle finali per la scelta del defender, quando Kookaburra III si dimostrò finalmente più veloce, come risultato di una modifica della chiglia, tanto da essere scelto come scafo per la successiva campagna di America’s Cup.

 

 


La sconfitta in Coppa America
La storia di quella sfida contro gli americani e della sconfitta che ne è derivata è piuttosto semplice. La modifica della chiglia aveva fornito a Kookaburra III un chiaro vantaggio in termini di velocità rispetto ad Australia IV, consentendole di uscire trionfanti da una serie serrata e controversa. Dopo mesi di intense regate, la difesa della Coppa era finalmente nel mirino di Kookaburra III. La barca doveva essere condotta in modo aggressivo e si pensava che avesse un vantaggio con arie leggere. Ma già dalla prima giornata delle regate di Coppa si capì che le cose stavano diversamente. La prima gara sembrava infatti essere una buona giornata per gli australiani, con aria leggera attorno ai 10-12 nodi. Tuttavia Dennis Conner, dopo aver virato la prima boa in testa, guidò per tutta la regata, senza mai essere seriamente minacciato. Questa prima prova fu in effetti un presagio per tutte le altre a venire. Era chiaro che Stars & Stripes 87 aveva un netto vantaggio di bolina, anche con aria leggera, e poteva reggere il confronto in poppa. Con vento forte ci fu una differenza ancora maggiore nelle velocità delle barche. Gli australiani si impegnarono molto, ma semplicemente non avevano la velocità della barca per stare con Stars & Stripes 87, che mostrò un vantaggio costante di venti secondi su ogni bolina di bolina, vincendo velocemente la serie in quattro regate.


L’intervento di rigging

Oggi questa mitica imbarcazione a vela è di proprietà dell’armatore e collezionista Maurizio Vecchiola, colui che ha acquistato anche Italia II ed il Moro di Venezia II. Per la fornitura delle cime di Kookaburra III il rigger di riferimento, Daniele Augusti, ha tenuto conto delle particolarità dell’attrezzatura di coperta dell’imbarcazione, avendo la barca circa 35 anni. I carichi elevati sono caratteristici delle imbarcazioni 12 metri AC Class, pesantemente invelate e con winch altamente aggressivi. Per questo motivo sono state scelte prevalentemente cime tecniche con anime in Dyneema SK78 HPS, ovvero trattate termicamente, per ridurre gli allungamenti ed impregnate con particolari resine con base d’acqua. Le calze protettive sono state studiate per renderle molto simili a quelle del tempo, pur garantendo le richieste tecniche dei professionisti che regateranno in circuiti molto impegnativi. Un particolare ed adeguato mix di fibre, fra cui anche Poliestere Alta Tenacità e Cordura, rendono queste cime molto resistenti a manovre veloci ed ai continui sfregamenti sotto carico.

 

Kookaburra III (KA-15) – Principali specifiche tecniche 
Progettisti: Iain Murray & John Swarbrick
Cantiere: Parry Boats Builder, Australia
Anno di costruzione: 1986
Lunghezza: 20,20 m
Larghezza: 3,81 m
Pescaggio: 2,80 m
Armamento: Sloop
Materiale: Alluminio

 

 

 

Credits: fivestudio.it