Andrea Mura parteciperà alla Global Solo Challenge 2023 / 2024 con l’Open 50 Vento di Sardegna. Si unirà alla flotta di venti navigatori che si stanno preparando per questa sfida che li porterà ad affrontare il giro del mondo in solitaria, senza scalo, passando dai tre grandi capi: Capo di Buona Speranza, Capo Leeuwin e Capo Horn. Per equipaggiare l’Open 50 Andrea Mura ha scelto le cime tecniche Armare Ropes.
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Il velista sardo salperà da La Coruña, nel Nord della Galizia, per affrontare la solitudine e l’immensità degli oceani in una regata epica lunga 26 mila miglia nautiche: la Global Solo Challenge 2023. Circa 120 giorni di navigazione, di cui 60 circumnavigando l’Antartide, per poi tornare al punto di partenza dopo aver superato i tre grandi capi.
La Global Solo Challenge presenta un formato di partenza unico, con date differenziate in base alle caratteristiche di ogni imbarcazione. Andrea e la sua fidata “Vento di Sardegna” partiranno il 18 novembre 2023, seguendo la categoria Class40 e anticipando gli Open 60 e 70.
Le cime Armare Ropes per Vento di Sardegna – Andrea Mura
Su Vento di Sardegna i tecnici Armare Ropes hanno eseguito la sostituzione delle varie manovre correnti (scotte e drizze) per questi impieghi la scelta è caduta su cime tecniche con anime in varie tipologie di Dyneema® e calze protettive tecniche in Black Technora®/ Dyneema® / Poliestere. Naturalmente il mix costruttivo delle calze è adeguato e differente in funzione dello specifico utilizzo previsto a bordo. In termini di rigging Andrea Mura ha poi eseguito assieme ai tecnici Armare un check completo di tutte le manovre e legature di bordo in modo da preparare l’imbarcazione nel migliore dei modi per le impegnative condizioni di navigazione oceanica previste.
Vento di Sardegna e GSC 2023: massima attenzione alla sostenibilità
Global Solo Challenge ha da sempre a cuore il tema della sostenibilità ambientale ed è il primo primo evento velico globale ad aver ottenuto la certificazione ISO 20121:2012, assegnata per la gestione sostenibile degli eventi. Da sempre il format incentiva il riutilizzo di barche esistenti, scoraggiando la costruzione di nuove barche e il conseguente uso di nuove risorse e processi di produzione. Ma l’attenzione alla sostenibilità va oltre, incentivando la ricerca di fonti di energia alternativa e prevedendo l’organizzazione di un evento a basso impatto ambientale.
In questo spirito anche Vento di Sardegna è stata allestita per essere più green che mai. Innanzitutto la barca, anziché verniciata, è stata “vetrificata” adottato una tecnologia innovativa: il Polysil. Si tratta di un vetro liquido, sostenibile al 100%, con cui la barca è stata rivestita, consentendo così l’eliminazione di qualsiasi materiale plastico. Una rivoluzione in termini ambientali se si considera che il 58% delle micro plastiche presenti in mare è formato da vernici esauste che si sono liberate nell’ambiente. Inoltre, per l’occasione Vento di Sardegna sarà dotata di vele altamente innovative, costruite con tessuti a impatto zero, progettate personalmente da Andrea e realizzate nella sua veleria Andrea Mura Sail Design. Infine, per la produzione dell’energia elettrica Vento di Sardegna si avvale di 14 pannelli solari custom montati sul ponte, un generatore eolico e celle a combustibile che utilizzano il metanolo proveniente dall’uva.
Andrea Mura
Andrea Mura, navigatore sardo di fama internazionale, può vantare oltre 200.000 miglia di navigazione e una straordinaria carriera che spazia dalle classi olimpiche, all’America’s Cup e all’altura. Nel corso degli anni, Mura ha collezionato un impressionante palmares, tra cui due titoli europei in classe 420, un campionato mondiale Juniores 470 e undici titoli italiani in varie categorie. Nel 1989, è stato parte del team “Il Moro di Venezia” di Coppa America, vincendo la Louis Vuitton Cup.
In seguito, nel 2007, ha acquistato l’Open 50 “Wind Express,” poi ribattezzato “Vento di Sardegna,” e iniziato a partecipare con successo a regate d’altura nazionali e internazionali. Con Vento di Sardergna Mura ha conquistato numerose vittorie, vincendo almeno una volta tutte le più importanti regate oceaniche alle quali ha partecipato. Nel 2010 ha trionfato, primo italiano nella storia, nella Route du Rhum, vittoria che gli ha consentito di essere anche nominato “Velista dell’Anno”, seguito da un secondo posto nel 2014. Nel 2012 ha vinto la Twostar e la Quebec-Saint Malo, a cui sono seguiti i successi alla OSTAR, nelle edizioni 2013 e 2017. Una carriera di assoluta eccellenza che gli ha permesso di qualificarsi automaticamente alla Global Solo Challenge 2023, senza dover percorrere le tradizionali 2.000 miglia in solitaria.
Foto © Andrea Mura / © Global Solo Challenge