La regata nella regata

Ipotizziamo che una persona voglia correre in moto contro Valentino Rossi. Anche se fosse un buon pilota, anche se disponesse di un buon budget, di fatto è molto molto difficile che possa competere di fianco a lui.
La vela oceanica, come altri sport, permette ad atleti di diversi livelli e con budget estremamente differenti di competere insieme. 
Continuare a dare il massimo per mesi, ora dopo ora, in solitudine, pur sapendo non si arriverà primi assoluti, richiede un forte equilibrio mentale e una grande consapevolezza.

Ogni skipper ha i suoi obiettivi, compatibili con la condizione di partenza (livello prestazionale della barca, capacità tecnica, determinazione, ecc): alcuni competono per la vittoria, altri per arrivare entro i primi cinque, altri per arrivare. Ma tutti sono uniti da una comune vittoria: sono riusciti a partire.
 
Amo le regate oceaniche perchè sono una metafora della vita: lavoriamo, lottiamo e gioiamo anche se non potremo essere i primi assoluti (primi poi chissà secondo quale classifica??).

Fortunatamente il mare, come la vita, pensa a mescolare le carte e a riservare alcune sorprese.
Qualche volta sento: “Non ho un budget per preparare una barca per arrivare tra i primi. Sono troppo competitivo, quindi non parto!” 
Per me essere competitivi significa amare la competizione e il confronto a prescindere dal potenziale risultato. Già salire su una barca per prendere freddo e mare, oppure salire su un ring per prendere pugniin faccia, impegnarsi per resistere e guadagnare ogni centimetro è sinonimo di vittoria. Forse per questo che in tempi di crisi le persone si appassionano a sport dove gli atleti danno tutto se stessi come il football americano, il rugby o la boxe.

Fare un Vendèe Globe è un’occasione unica, sono certo che Alessandro Di Benedetto, Tanguy La Motte, Betrand de Broc e tutti gli altri stanno lottando per non rimanere indietro un miglio un più, per questo hanno tutto il mio tifo e ammirazione.

Colgo l’occasione per augurarvi buone feste e ringraziarvi ancora per i bellissimi messaggi. A presto, Sergio.

Credits: fivestudio.it